Quando Barbara mi ha proposto di fare le foto all’EVRS non ci ho pensato un attimo.

 

Come sempre, una volta messo il naso del mio lavoro fuori dalle nostre mura mi emoziono nel vedere un ambiente maturo, delizioso, ammirevole e soprattutto fiero.

 

Mi ha colpito molto la voglia di condivisione, di osmosi delle proprie esperienze senza mai rifiutare ciò che la tecnologia sta offrendo, con relazioni moderne e alcune predittive di un mondo robotizzato addirittura nella chirurgia vitreoretinica nel cercare di rispettare la convessità e la delicatezza dei tessuti retinici.

 

Ognuno fiero delle proprie origini dove ad ogni relazione c’era l’orgoglio delle proprie origini, come ad esempio per i turchi dove nell’ultima slide mettevano il grande Ataturk (figura che da sempre mi appassiona), per non parlare della dolcezza indiana, o della cordialità peruviana, della fierezza araba, della serietà dei paesi dell’Est, dell’allegria dei greci con il loro Capitano Stratos! Non dimentico cinesi, inglesi, messicani, e tutti cordialmente collegati e coordinati da una Vice Presidenza e Presidenza di altissimo spessore umano. Un EVRS mondiale che di europeo ha solo l’acronimo!

 

Un’esperienza scientifica altissima, come altissima è stata quella ludica tra giochi e danze difronte al tradizionale corpo di ballo ungherese che non può non risvegliare gli animi tra la bellezza delle danzatrici e la potenza dei passi maschili.

 

Ringrazio di cuore Barbara Parolini e il suo Presidente Giampaolo Gini per avermi accolto a braccia aperte nel loro ambiente e la segreteria organizzativa Italiana Congressi per come ha saputo gestire un evento di tale importanza.

 

Sperando di non deludere le vostre altissime aspettative e ringraziando tutti gli oculisti e ortottisti dell’EVRS dei loro sorrisi (mio carburante preferito), pubblico i momemti più belli di questo EVRS 2024!

 

Michele